Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 25 feb 2009, 18:56 
Sanatoria

Iscritto il: 18 ott 2006, 15:03
Messaggi: 63
Località: Roma
Ho scritto una mail. Ma si è cancellata...provo a riscriverla

Cari amici. Care amiche volevo:
1) Chiedervi scusa
2) Farvi capire
3) Spiegarmi a parole mie...che saranno sicuramente confuse.

Io oggi ho scritto un articolo per unità per fare un omaggio mio a Samira Mangoud. Io conoscevo poco Sam, ma quel poco mi è bastato per amarla. Era dolce, buona, cara, energica, una forza di 100000 leoni e tigri....ti dava energia Samira. Poi aveva capito cose incredibili sulla mia scrittura, mi ha scaldato il cuore con le sue parole su alcuni miei racconti. Uno scrittore scrive per una urgenza...perchè fa male qualcosa dentro...
Per chi è originario i dolori non mancano.
La scrittura mi ha aiutato a sopportarli, a gestirli, a credere che un'altro mondo sarà possibile per qualcuno.
Volevo fare un omaggio a Sam e citare parte dello scritto di Lucia G, che mi ha scosso le viscere per la sua intensità emotiva, per la sua reale consistenza....e per tutto l'amore sincero che c'era dentro.
Quindi ho scritto....impuliva come al mio solito.
Solo dopo qualcuno mi ha fatto notare che poteva essere interpretato come una strumentalizzazione o poteva arrecare altro dolore.
Io non volevo questo. Ci ho messo ore a scriverlo. Volevo essere leggera e rispettosa. Volevo dare un senso a qualcosa che mi aveva fatto male.
Andare Domenica al funerale di Samira mi ha fatto sentire impotente. Mi sono arrabbiata tanto per questo sistema Italia che ci fa vivere e morire così male.
è la stessa impotenza che provo quando Hassan, Abubakr, Farhan, ecc (i ragazzi rifugiati somali con cui sto facendo un lavoro di raccolta memoria) mi dicono "pwerchè il mondo ci ha fottuto così"? Ma poi vedi che nonostrante il mondo loro Hassan, Abubakr, farhan lo percorrono e lottano da veri avventurieri. Sono loro che mi hanno insegnato a non avere paura delle parole. Farhan (che si è fatto tre continenti, infiniti viaggi, prigioni in mezzo al Sahara), a dire di tutti i morti, di tutti i soprusi. Prima lo facevo timidamente, ora lo faccio con più energia. Io scrivendo di Samira volevo fare questo. Non strumentalizzare una tragedia.
Ora però il senso di colpa mi invade e non ho trovato altro posto dove scriverlo. Vorrei voi capiste. Ci tengo. Quando è morto mio fratello l'ho scritto.....perchè ahimè le morti che ci attorniano sono sempre intrise di mille storie e soprusi subiti.
Scusatemi per l'impulsività. Io sono la mia scrittura. è lei che mi forma l'identità. Somalia e Italia non mi formano così tanto quanto lei. Io so usare lei e vivo per lei. Non so esprimermi in altro modo. Scusatemi ragazzi, ragazze, giovani e meno giovani. Scusatemi, ma capitemi. Non volevo mancare di rispetto a nessuno. Volevo solo mostrare amore. Perchè alla fine è stato solo per amore. e spero che l'amore che io ho letto nelle frasi bellissime di Lucia possano essere un sussulto per chiunque le leggerà.
Vi ringrazio per il tempo che mi avete concesso, per il tempo di questa lettura. Vi voglio bene e davvero continuate a lottare. Io da buona scrittrice sono un megafono, non sono costante, ma vi seguo e sono contenta che esistiate. Igiaba.


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MessaggioInviato: 25 feb 2009, 19:00 
Sanatoria

Iscritto il: 18 ott 2006, 15:03
Messaggi: 63
Località: Roma
Eco il pezzo.
Scusate se il post di prima è pieno di errori...


Sam ci ha lasciato. Alessandra Samira Mangoud è morta la mattina del 20 Febbraio 2009. è morta senza avere una cittadinanza italiana che le spettava di diritto. Lei nata a Roma, da mamma filippina e papà egiziano, ha vissuto i suoi 29 anni come straniera nella sua nazione, come italiana con permesso di soggiorno. Samira era una persona buona, tra le più dolci e tenere che io abbia mai conosciuto. Di lei mi ricordo solo cose bellissime. Aveva un sorriso che illuminava e occhi che contenevano mondi. In lei la forza di tre continenti. E con quella forza contagiava di ottimismo chi le stava vicino. Samira apparteneva alla rete G2 seconde generazioni [http://www.secondegenerazioni.it/], una rete di figli e figlie di migranti che lottano per il diritto di una cittadinanza piena e autentica. L’Italia è un paese che trasforma persone come Samira in straniere. Persone come lei nate qua, cresciute qua, formate qua. Samira non è diventata italiana per un cavillo, non sapeva che doveva chiedere la cittadinanza tra 18 e 19 anni, non sapeva che a persone come lei con gli occhi a mandorla e la pelle scura l’italianità non era garantita, che si doveva fare un modulo di richiesta. Poi l’Odissea è diventata anche lavorativa. Ha lavorato presso lo sportello H del VI municipio. Il Comune dopo lunghe trattative rinnova il contratto a tutti i colleghi di Samira, a tutti tranne che a lei, con la motivazione che “non è cittadina italiana”. E da lì la lotta si trasferisce nelle aule di un tribunale.
Come ha scritto una sua grande amica, compagna di lotta, Lucia Ghebreghiorges in un suo bellissimo testo apparso su internet: “Problemi di salute conditi con la stanchezza di troppe spiegazioni e perdite le hanno affaticato il cuore. E' cosi che un frammento dell'Italia se è andato senza una cittadinanza reale, mentre lei quella cittadinanza la voleva, per cuore e per ragione”. Ora Samira non c’è più. Però la sua lotta rimarrà. Hasta la Victoria Sam.


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MessaggioInviato: 25 feb 2009, 19:05 
Sanatoria

Iscritto il: 18 ott 2006, 15:03
Messaggi: 63
Località: Roma
Amici e amiche cari/e se potete perdonatemi.
E che si deve dare il tempo a tutto e io sono stata impulsiva. Per dolore, paura, rabbia. Scusatemi e se potete perdonatemi. Un bacio a tutti-e.


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MessaggioInviato: 25 feb 2009, 19:39 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
Messaggi: 3014
Località: roma
Credo che viviamo troppi piani, personali e collettivi, pieni di sentimenti, ardore e dolore. La morte di Sam li risveglia tutti insieme e giustamente non ci da e non ci darà pace. Personalmente credo che ciascuno reagisce a proprio modo di fronte a tutto ciò, ma credo che per la parte relativa alla famiglia e per il periodo di lutto a livello pubblico dovremo provare a tirare prima un profondo respiro per evitare capitomboli o scossoni alla mamma a distanza così ravvicinata, con lei si dovrebbe parlare prima. Anche perché il piano pubblico, e i giornali ne sono una manifestazione forte e di vecchia data, ha una vita tutta sua, a volte ingestibile, soprattutto quando si tratta di una tragedia durissima avvenuta da pochi giorni.

Così come, e qui penso a G2 dove ne abbiamo un po' parlato (anche perché in realtà siamo tutti nel panico emotivo da venerdì scorso), dovremo riflettere insieme prima di rivendicazioni collettive argomentate e radicate su quanto avvenuto alla nostra amica e compagna di percorso. Anche qui andrebbe forse lasciato tempo al dolore e alla riflessione e più in là alla sommessa razionalità che però anche ci dovrà guidare perché la battaglia di G2 non è finita. Spero sarà più forte che mai.


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MessaggioInviato: 01 mar 2009, 20:44 
Clandestino

Iscritto il: 23 feb 2009, 12:24
Messaggi: 4
Località: macerata
Ciao sono Migena, sono albanese sono nuova delle rete nel senso che mi sono iscritta da poco a G2. Volevo chiedere all'autrice dell'articolo pubblicato sull'unità se potevo inserirlo in un post nel mio blog, ovviamente indicando nome dell'autrice e un eventuale titolo che vorrà. Grazie

http://www.memoriedalsottosuolo.wordpress.com


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MessaggioInviato: 06 mar 2009, 13:41 
Clandestino

Iscritto il: 25 feb 2009, 14:46
Messaggi: 12
Salve a tutti io quel che posso dire è prima di tutto complimenti per l'articolo perchè è veramente scritto bene e sopratutto è molto toccante, poi io purtroppo non ho avuto l'onore di conoscere Samira e da quel che leggo rappresentava un pilastro per tutti voi, io penso che quel che ha fatto è stato più che giusto lei ha lottato fino alla fine per i suoi diritti ed il suo ricordo vivrà per sempre in tutti noi, quello che ci ha lasciato ci fa capire che noi tutti possiamo combattere anche con le proprie armi le ingiustizie che ci sono in questo paese. Grazie Samira, riposa in pace e da lassù proteggici tutti!!!
Peace
Nick


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