Cita:
...il voto.
Attraverso questo strumento, ignorato spesso da chi lo possiede, voluto da chi non lo ha, usato da chi ha capito i meccanismo, si può pensare ad azioni collettive.
io aggiungerei anche usato male da chi lo possiede, perchè non s'informa o non ha modo di informarsi, e quindi è disinformato.
Mi vengono in mente anche le parole di
Martin Niemöller, che abbiamo sentito spesso negli ultimi tempi:
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.”Ogni italiano dovrebbe leggersi queste righe prima di andare a dormire e la mattina appena alzato.
Ciò che distingue uno Stato da una corporazione è che il secondo si avvantaggia con l'esclusione, sull'autoconservazione, mentre il primo ha tutto da guadagnare da una inclusione, perchè permette a tutti di aiutare tutti e a tutti di ricevere aiuto da tutti. Lo Stato-Liberale è questo.
I paesi con la democrazia hanno guadagnato in civiltà, con la riduzione della conflittualità interna e il suo spostamento sul foro politico, con una più equa distribuzione del potere e della ricchezza (con i dovuti
cheques and balances).
Ma per avere una democrazia dobbiamo avere il demos, il popolo, non solo una parte, ma tutto il popolo.
Se l'Italia vuole essere una vera democrazia, deve smettere di essere una - o un insieme di - corporazione/i (cui somiglia sempre di più).