qualche giorno fa ho visto a"parla con me"; della dandini, un cortometraggio sullo stato italiano che finalmente dava la cittadinanza italiana agli immigrati, un rimborso personale offerto dal premier per le angherie e soprusi subiti, diritto di cittadinza per i loro figli..
il corto era molto toccante,l'ho cercato su internet ma non sono riuscita a trovarlo,e non ho nemmeno riferimenti perchè l'ho visto che era già iniziato, mancando la presentazione, comunque mi ha fatto riflettere un pò, soprattutto il fatto che alla fine fosse commentato come "fantascienza"..
forse, dico, è il caso di riflettere sul legame tra pregiudizi e privilegi (anche solo percepiti) a livello sociale, e tra concessioni di diritti (o rispetto di diritti umani) e possibilità di sfruttamento economico.
mi sembra ovvio ormai che gli immigrati non "rubino il lavoro agli italiani", piuttosto lavorano a orari e salari pazzeschi per gli italiani, in condizioni spesso inaccettabili, consentendo allo stato italiano di stare ancora in piedi. sia che siano lavori in regola o in nero,dove si assiste a vere e proprie forme di schiavismo.
certo non dico che sia per tutti così, ma per molti sì, e mi sembra che per lo stato perpetuare questa situazione barbarica sia fonte di convenienza e forse trova corrispondenza anche a livello sociale, dove la folle speranza di mantenere dei privilegi alimenta discriminazione e razzismo.
per esempio: perchè dovrebbe lo stato italiano (mal gestito e abbastanza corrotto) dare cittadinanza e quindi diritti e pensione ai lavoratori immigrati, quando può sfruttarli e rispedirli indietro? sulla stessa scia la difficoltà a dare la cittadinanza ai loro figli. cittadini con meno diritti fanno meno paura e sono più ricattabili (che poi stanno togliendo a tutti, i diritti italiani e non).
ovviamente penso che sia una politica, questa, inumana e illusoria e che soprattutto non paga, però credo che ci si debba fare i conti, che non sia solamente una questione ingenua di"cambiare la mentalità della gente". cittadinanza o no,siamo tutti cittadini d'italia.