Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Ciao ragazzi, anche se a qualcuno sembrerà un po’ strano questo titolo, ho fatto riferimento alle mie origini di nipote di immigrati (G3) affinché possiate capire bene cosa mi spinge a fare questa ricerca ed a chiedere la vostra collaborazione come protagonisti di una nuova e consolidata realtà dei nostri tempi.
Sono nata e cresciuta in Argentina, con l’orgoglio di sapermi nipote di immigrati (o inmigrantes come si dice dall’altra parte del Globo), sia da parte di padre che di madre. La storia dell’Argentina è fatta dai vissuti dei migranti ed è per quello che, pur essendo figlia di seconde generazioni, sono cresciuta con una forte consapevolezza ed una marcata impronta delle mie radici culturali.
I miei genitori hanno di certo trovato una situazione diversa rispetto a quella dei figli di immigrati nell’Italia contemporanea. Tempi, contesti e mentalità differenti hanno favorito processi d’integrazioni in cui tutte le culture si esprimevano e si adattavano per un progetto in comune: la costruzione di un futuro in nuove terre. Nonostante quello, il dilemma esistenziale si è tramandato da generazione in generazione e le domande sull’identità sono rimaste sempre le stesse…
Di fronte a questo, da adolescente, come lo siete adesso voi, ho sempre sentito l’impellente bisogno di tornare a queste radici. E con questa fissazione ho studiato lingua e letteratura italiana all’università. Laurea e specializzazioni mi hanno “riportato all’Italia” e, combinazione del destino, sono finita a lavorare sul fenomeno delle migrazioni straniere. All’inizio non mi sentivo affatto una “immigrata” poiché, con il doppio passaporto in mano, il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza, la conoscenza della lingua e una storia familiare “all’italiana” non pensavo potessero esistere barriere. Invece non è andata così ed il percorso è stato, e tuttora molte volte lo è, lungo e complicato.
In questa ricerca personale di un’identità quindi mi è sembrato più che logico dedicarmi nel mio lavoro e nei miei studi alla realtà delle seconde generazioni. Credo di poter avere una visione in un certo senso privilegiata poiché nipote di immigrati e migrante, con doppia cittadinanza ma, innanzitutto, nel mio profondo, semplicemente un essere umano su questa terra, con i sui limiti e le sue potenzialità.
Se avete compreso questo mio percorso personale, vi chiedo una mano per poter portare avanti una ricerca che non è solo finalizzata ad un dottorato di ricerca, ma è appunto una ricerca di vita che ha come obiettivo quello di contribuire a migliorare, attraverso la conoscenza, questo nostro presente. Riporto questo stesso messaggio anche nella sezione di “richieste da parte di tesisti…”, ma mi sembrava vuoto di tutti i suoi significati se lasciavo solo la richiesta che riporto di seguito:
“sto facendo una tesi di dottorato di ricerca centrata sull’inclusione socio lavorativa delle seconde generazioni. Più nello specifico, sul rapporto tra percorsi d’istruzione e inserimento nel mercato del lavoro dei giovani d’origine immigrata. Una parte della ricerca destinata alle interviste si circoscrive ai ragazzi oggi con più di 19 anni di età che abbiano conseguito il diploma di licenza media in una scuola del veneto tra il 2004 e il 2008. Ho bisogno di una mano per incontrare qualcuno con questi requisiti disposto a fare una chiacchierata ed a raccontarmi la sua storia sulla propria esperienza a scuola e nel mondo del lavoro. Le interviste sono ovviamente anonime”
Spero di poter contare con la vostra collaborazione, ma soprattutto spero di poter iniziare questa avventura assieme a voi. GRAZIE di cuore
Verito