Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Oramai in Italia è sempre più confermato che avere la pelle con tonalità dal marrone ambrato allo scuro è giusto motivo per avere grane. La provincia e le metropoli non fanno differenza.
L'altro giorno un caro amico mio e di G2 si è sentito rifiutare l'ingresso nella piscina comunale della ridente cittadina in cui vivono lui e la sua famiglia, in cui ha studiato e si è laureato in economia, in cui lavora e fa volontariato in Croce Rossa.
Motivo? i documenti esibiti non davano abbastanza certezze ai gestori della piscina, che per accordare l'ingresso avrebbero voluto trattenere tali documenti.
Per fortuna non è una persona che si lascia mettere i piedi in testa e ha chiamato la polizia per denunciare l'accaduto.
Non so quanto servirà questa denuncia, anche perchè i gestori intervistati non solo non hanno chiesto scusa al ragazzo discriminato, ma hanno giustificato l'azione per ragioni di sicurezza.
Non ho molte parole per commentare questo fatto, la sensazione più forte è questo strano amaro in bocca e quella piccola ansia che ti da il dover giustificare il tuo aspetto fisico.

Segue uno degli articoli che in rete ha riportato la notizia (fonte ADUC IMMIGRAZIONE).

U.E. - ITALIA
Vercelli. Il racial profiling anche in piscina
23 Agosto 2008


Ha la pelle nera e vuole entrare a fare un bagno in una piscina comunale di Vercelli, ma alla reception pretendono di vedere un documento. Protagonista dell'episodio avvenuto ieri alla piscina Enal di piazza Battisti, secondo una denuncia raccolta da Radio Popolare, è un ventottenne camerunense adottato da una coppia italiana, N'Dong Alep Merlo. Il ragazzo ha solo un permesso di soggiorno, perché non ha chiesto la cittadinanza italiana per non perdere quella camerunense. Alla richiesta dell'impiegata, avrebbe presentato il permesso di soggiorno, che la receptionista avrebbe detto di voler trattenere. A quel punto il ragazzo avrebbe chiesto spiegazioni, ottenendo come risposta che si trattava di una disposizione della direzione.
A questo punto N'Dong, continua Radio Popolare, avrebbe chiamato la polizia. Arrivati sul posto, gli agenti avrebbero preso atto della singolare richiesta, facendo contattare il direttore, Guido Gabotto. Il quale, interpellato dalla radio, ha confermato l'accaduto. "L'esibizione del documento è richiesta a campione a discrezione del personale di servizio ove lo stesso ne ravvisi la necessità al fine di prevenire circostanze suscettibili di mettere a rischio la sicurezza degli utenti".
N'Dong ritiene che ci sia un fondo di razzismo. "Mi sono sentito umiliato - si è sfogato a Radio Popolare - discriminato dalla mia città solo per il colore della mia pelle". Il Comune di Vercelli per ora non ha preso una posizione esplicita, ma un dirigente ha detto alla radio che certamente nessuna direttiva sull'esibizione dei documenti è stata mai impartita dagli uffici comunali. Lunedì il gestore della piscina verrà convocato per spiegare perché e, soprattutto, in base a quali criteri, i documenti vengono richiesti.

per fortuna che l'hanno controllato... poteva essere un terrorista...bombardare le doccie...oppure un terrorista chimico, sai la melanina potrebbe essere un ingrediente dannoso se mischiato con h20...le vittime che ci sarebbero state.

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Uffa che triste... Io abito negli Stati Uniti, dove queste cose purtroppo te le aspetti, anche quando abbiamo Obama come candidato presidenziale. Ma leggere che succedono anche in Italia... significa che la lotta e' proprio mondiale, (o almeno occidentale,) e che il colore della pelle ha ancora cosi tanta importanza nel mondo d'oggi... Queste cose lo so che succedono, ma ogni volta che ne sento una nuova mi deprime un po'. Bravo N'Dong per la denuncia, e speriamo che il comune di Vercelli prenda una posizione forte contro il razzismo e l'ignoranza.

pure io sono andato in piscina, e non mi hanno chiesto niente

accompagnavo una amica disabile sulla sedia, tutti cortesi e per di più ci hanno aiutato a far entrare in acqua la mia amica, prestato una cintura che la teneva a galla, una bella giornata, forse con qualche sguardo verso la mia amica che verso di me.


qualche volta succede qualcosa di buono

l'italia meno razzista (discriminante?) verso i disabili che verso chi ha il permesso di soggiorno? mumble mumble... non generalizziamo?
e se chi era diversamente abile aveva il pds? mumble mumble...

jean non ci si aspetta che fatti di discriminazione avvengano a tutti e tutti i giorni, se no sarebbe un inferno e tanto varrebbe la pena cercare di scappare via a gambe levate.

Però vorrei farti osservare che l'esempio che hai riportato potrebbe in realtà essere la controprova.
Ovvero, si chiede qualcosa di particolare all'extracomunitario che va in piscina per divertirsi (quindi in posizione paritetica e non di subordinato) mentre non si chiede a quello che sarebbe potuto apparire come un badante di una persona diversamente abile, quindi nella posizione subordinata nella quale l'immaginario discriminatorio vorrebbe porre tutti gli extracomunitari o presunti tali.

Questa è ovviamente una chiave di lettura molto maliziosa, che spero sia esageratamente maliziosa.

Purtroppo anch'io la vedo in maniera molto maliziosa come marcowong.. spero di esagerare

mah.. io penso che questi sono episodi che capitano ma come dice Marcowong
io facendo nuoto vado in piscina da quando sono bambino, e non mi sono ai trovato in situazioni del genere.. e sono africano.
quindi eviterei e di generalizzare e di metterci troppa malizia.. cmq resta il fatto che è un episodio che mi fa arrabbiare solo a pensarci



non so negli Stati Uniti, ma in Italia ci si accorge solo adesso e per le prime volte dei sintomi dell'ignoranza e del razzismo strisciante di alcuni (per fortuna non tutti..). In molti che hanno sentito parlare del Pres.Mandela solo per un servizio al tg, e sanno del Rev.Luther king solo per sentito dire e in pochi sanno della lotta di Malcolm X; e cosa ha voluto dire tutto ciò. Eppure sentirai spesso dire cose come ..MA MICA SIAMO AL BRONX!!.. xkè siamo abituati a vederne la versione stereotipata dei film u.s.a. ... Ancora più difficile è incontrare qualcuno che conosce un minimo di storia dell'Africa, dal tempo dei grandi regni e al tempo della resistenza al Colonialismo. a proposito tantissimi credono che gli italiani sono brava gente e non hanno mai colonizzato nessuno e se lo hanno fatto è stato a fin di bene. per civilizzare.. e per il momento nell'immaginario comune l'Africa è un posto per sfigati.. insomma c'è molto su cui lavorare in Italia, e francamente che ci sia Obama o meno credo che neanche in Italia cambierà il modo di vedere il diverso, sopratutto tra la gente comune..

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Alphius