e ancora un'altra trovata dai cari leghisti. come se non fosse una cosa di senso comune che i figli di immigrati finiscono pure per parlare i dialetti locali. se i leghisti capissero che le lingue e i dialetti vanno letti più come gli strumenti che in realtà sono piuttosto che come "furor patriottico" - anche se si parla di leghisti che sulla bandiera italiana hanno anche sputato - , e quindi spostando tranquillamente il discorso da un piano puramente ideologico a un piano di semplicità e utilità! ed è per questo soprattutto che lingue e diletti vanno imparati e insegnati più che usarli come alzabandiera! e che si può cercare di facilitare l'appredimento di lingue-strumenti utili e magari suggerire simpaticamente anche l'apprendimento dei dialetti se proprio non si riesce a impararli per strada, tra le persone...
Più che altro mi chiedo: ma 'sti bambini e ragazzi, tra tutti i corsi che devono seguire in più, ma quando giocano o socializzano con tutti i coetanei?! e quando lo trovano il tempo per rimediare un fidanzato/a?
Scuola. Treviso: "immigrati imparino il dialetto" La proposta del presidente leghista della Provincia di Treviso Leonardo Muraro
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TREVISO, 21 gennaio - Cinesi, magrebini, albanesi, africani e tutti gli altri ragazzi stranieri che vivono a Treviso dovrebbero imparare a scuola anche il dialetto veneto, diventando così dei veri e propri 'poliglotti'.
Alla lingua del loro Paese di origine e all'italiano, si devono aggiungere infatti le lezioni di inglese, ormai indispensabile in un mondo globalizzato dominato internet, e adesso anche un corso di dialetto locale.
A lanciare la proposta è il presidente leghista della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, convinto che in questo modo i ragazzi extracomunitari possano integrarsi meglio. E da quest'anno hanno anche l'occasione per farlo, visto che una scuola elementare privata della città ha inserito nel programma un corso di lingua e cultura veneta.
"Qui da noi il 99% della gente parla il dialetto, vecchi e giovani, al bar come nei discorsi pubblici e se i ragazzi immigrati vogliono capirsi meglio con i loro compagni devono imparare a parlarlo - spiega Muraro -. Noi non vogliamo perdere le nostre tradizioni e vogliamo che le persone che vivono qui capiscano la nostra cultura". Il dialetto è così radicato che la Provincia di Treviso ha curato la pubblicazione addirittura di due dizionari di dialetto trevigiano: quello si parla a destra del Piave e quello parlato a sinistra del Piave.
Per Muraro, non si tratta di un' 'imposizione' nei confronti di chi ha culture e tradizioni profondamente diverse, ma di un passo importante verso una vera integrazione: "Del resto molti ragazzi stranieri che vivono qua da anni o che sono nati qui il dialetto lo parlano già. Ieri - racconta Muraro - ho ricevuto una quinta elementare di Ponzano e su 22 alunni c'erano 8 nazionalità diverse: bé due ragazzi del Ghana, un kosovaro e un bosniaco parlavano il nostro dialetto".
(21 gennaio 2008)
Fonte: stranieri in italia