A Milano i controlli sui documenti degli stranieri sono fatti tramite il documento...di viaggio...sì, il biglietto dell'azienda dei trasporti milanesi (atm).
ma questa è nuova: da quando esistono i controllori in incognito??
è partita forse un'altra bella iniziativa della questura in partnership con l'atm?!
Sono le 1730 prendo il tram 1 fermata p.zza 5alpini (pagano) direz. piazza castelli (macmahon). mi siedo distratta vicino all'obliteratrice. il tram è semivuoto, tutti visibilmente italiani tranne me (come sempre su quel tratto della linea 1).
neanche siamo ripartiti e alla mia sinistra un tizio tira fuori un distintivo dell'atm (come quello degli sceriffi!).
si rivolge a me e dice "ticket!". gli rispondo "sono italiana" e tiro fuori il biglietto timbrato. si rivolge al ragazzo affianco a me (un bel ragazzo di carnagione chiara con una borsa da viaggio) e ripete questa volta in italiano "biglietto!". il ragazzo risponde "do you speak english?", allora il controllore risponde "yes.." e poi prosegue in italiano: "ce l'hai il documento? ".
il ragazzo "sì" e prosegue "sono brasiliano, non ho trovato un bar dove comprare il biglietto, non ce l'ho" allora il tipo insiste "documento" allora il ragazzo tira fuori una carta verde, il controllore controlla e risponde "c'era un edicola qui alla fermata" e il brasiliano (?) "non lo sapevo che potevo acquistarlo lì".
il controllore in incognito dice "devo farti una multa di 34 euro se vuoi puoi pagarla subito, prima che arrivi al tuo consolato, (??) dove abiti?" e lui "in viale certosa", "dove?" dice l'altro "al 12" rispode il ragazzo.
mentre assisto a questa triste scena (il controllo sembra fatto ad hoc "noi" immigrati)
scatto una foto-ricordo con il cellulare (putroppo mossa) e annoto il numero di matricola del controllore. (non si sa mai di questi tempi...)
mentre il controllore copia i dati per la multa mi rivolgo al ragazzo che dice che starà qui solo 2 giorni e che davvero non sapeva dove acquistare il biglietto (mah!).
allora decido di raccontargli la triste storia di milano che è diventata una città razzista e che probabilmente l'aveva preso per un rumeno o altro. gli parlo in inglese, il più fitto possibile in modo che risulti incompresibile al controllore (che tanto l'inglese non lo sa...).
gli consiglio di non pagare la multa tanto non gli succederà nulla e lui risponde "non ha il mio passaporto e io starò qui 2 giorni...e non abito in viale certosa".
scendo alla mia fermata e proseguo ancora incredula.
prima di scendere mi accorgo che erano due i controllori in incognito, ma l'altro era solo "una spalla" (sempre munito di distintivo), chiede il biglietto a due anziani e scendono insieme....
cosa sta succedendo alla nostra milano? la situazione sta degenerando sempre più: dalle scuole agli autobus, dalle strade alle case (sapete dell'operazione white christmas?!)
il danno è grosso, gli immigrati sono sempre meno tollerati.
le seconde generazioni "visibilmente" figlie di immigrati sono nella stessa situazione.
io sinceramente non ne posso più...
questo è il blog che una mia amica mi ha appena girato quando le ho raccontato quello che mi è successo. è nato da poco, per ora solo una presentazione. racconta l'iniziatiativa popolare del 1marzo2010 una "giornata senza stranieri"
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http://primomarzo2010.blogspot.com/[/url]
trovate il link a facebook dove si trovano più informazioni..