Ieri su
la repubblica (Parma):
Bonsu, arrestati quattro vigili urbani
con l'aggravante della discriminazioneOggi è apparsa la foto in cui uno degli accusati si fa ritrarre con il ragazzo come trofeo
L'arresto è avvenuto perché, secondo la procura, c'era il pericolo di inquinamento prove
PARMA - Va avanti il procedimento giudiziario contro i vigili urbani accusati di aver brutalmente malmenato nel settembre scorso il giovane ghanese Emmanuel Bonsu, dopo averlo scambiato per un pusher: domani sfileranno davanti al gip i dieci agenti indagati per l'aggressione. Tra loro ci sono anche i quattro che ieri sera sono finiti agli arresti domiciliari perché il loro ruolo nei maltrattamenti è considerato più "attivo". E sono pesanti per loro le accuse rivolte dalla pm Roberta Licci: si va dal sequestro di persona alla violenza privata, dalla perquisizione arbitraria al falso ideologico e materiale, fino alla calunnia. Il tutto con l'aggravante della discriminazione, cioè di aver commesso questi reati spinti da razzismo.
Tutti gli agenti sono stati sospesi dal lavoro su richiesta del sindaco di Parma, Pietro Vignali. Per uno di loro, la pm Licci aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip non l'ha accordata.
Intanto, oggi è stata pubblicata la foto in cui uno degli indagati si fa riprendere insieme al ventiduenne, come se il ragazzo fosse un "trofeo". L'immagine della vergogna, rimasta sul computer del comando dopo che invano hanno tentato di cancellarla, è stata recuperata dagli esperti informatici della procura.
L'arresto di ieri sera è avvenuto perché, secondo i magistrati, c'era il pericolo di inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. "Forse - ha detto il procuratore capo Gerardo Laguardia spiegando la ragione dei provvedimenti - quei vigili non hanno capito la gravità delle accuse. Li abbiamo arrestati dopo una lunga indagine, ci siamo andati con i piedi di piombo, ma era necessario impedire loro di continuare a lavorare al comando".
Le indagini, infatti, sono state difficili, sono avvenute in un clima di scarsa collaborazione da parte del comando della polizia municipale. Lo stesso procuratore capo ha ammesso che il Comune non ha collaborato e oggi ha annunciato come imminente la chiusura delle indagini, se "non ci saranno dichiarazioni" da parte degli indagati.
L'incubo per Emmanuel iniziò il 29 settembre. Il ragazzo si trovava nel parco ex Eridania, a Parma. Una pattuglia dei vigili urbani lo aveva fermato e condotto nella centrale del corpo perché scambiato per il palo di uno spacciatore. Negli uffici si svolse un violento interrogatorio, con insulti ("Confessa scimmia") e umiliazioni, come ha raccontato la vittima. Dopo diverse ore il ragazzo fu rilasciato con un occhio tumefatto, che ha richiesto in seguito un delicato intervento chirurgico, e una busta in mano con la scritta "Emmanuel negro".
Nel frattempo, è rovente in città la polemica politica: la minoranza di centro sinistra, come già altre volte in precedenza, ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla sicurezza Costantino Monteverdi, accusato di non aver assunto provvedimenti tempestivi contro gli agenti coinvolti.
(15 gennaio 2009)
Da Repubblica edizione Parma.
http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... hiato.htmlOggi: Da come titolano i giornali pare che le foto sono state trovate ieri.. mentre invece come postato sopra sono state trovate già da quasi 2 mesi..
W l'inforamazione all'italiana.. come sempre..