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Roma: contro dei 2G insulti razzisti e botte dalla baby-gang
Roma – 28 ottobre 2008 - Prima gli insulti razzisti, poi il pestaggio. Una babygang si è accanita a Roma contro tre fratelli, due ragazzi e una ragazza. Le vittime anche loro minorenni, sono cittadini italiani di origine egiziana.
L'aggressione è avvenuta lo scorso 24 ottobre nel quartiere Prenestino, periferia sud di Roma, ma solo ieri la polizia è riuscita a individuare otto ragazzi, tra i 15 e i 17 anni, componenti del branco. Sono stati riconosciuti dalle vittime come alcuni degli autori dell'aggressione.
Sono tuttora in corso indagini per giungere alla completa identificazione degli altri appartenenti al branco: alcuni di loro risiederebbero a Tor Bella Monaca, altra zona periferica già teatro di episodi di razzismo. Nella baby gang ci sarebbero anche alcune ragazze. Due minori di 16 e 17 anni sono stati denunciati per lesioni, minacce e istigazione all'odio razziale. Uno dei due, il ragazzo di 17 anni, è considerato il capo del gruppo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i fratelli sarebbero stati presi di mira dal branco mentre, verso le 8, stavano andando a a scuola. Il capo del gruppo, di 17 anni, li ha affrontati alla fermata di un bus minacciandoli, per impedire loro di salire a bordo. I ragazzi e il diciassettenne hanno poi preso l'autobus dove ci sarebbe stato un breve alterco.
Tutto sembrava finito lì. Nella zona periferica di Giardinetti, i tre fratelli sono scesi per prendere un treno, sempre seguiti dal ragazzo (che ha telefonato a qualcuno riferendo quanto era successo) e da alcuni suoi amici. Tallonati dal gruppo, i tre egiziani hanno preso il trenino, dove il branco li ha intimiditi. Quando sono scesi dal convoglio, in viale Alessandrino, è scattato l'agguato.
Sul marciapiede c'erano altri amici del branco e i due gruppi, davanti ai passanti, hanno insultato con frasi razziste i tre fratelli. Il capo della banda si è scagliato contro il ragazzo di 14 anni e lo ha colpito con calci e pugni al volto e al corpo. Anche il resto del branco si è unito all' aggressione.
Fratello e sorella hanno tentato di sottrarlo al pestaggio ma anch'essi sono stati colpiti, mentre il branco incitava il capo urlando "Uccidilo 'sto negro'', "ammazzalo". Quindi gli aggressori sono fuggiti.
La vittima è stata medicata al Policlinico Casilino, dove è stato giudicato guaribile in 10 giorni per contusioni e tumefazioni alle ossa nasali ed agli zigomi.
Fonte: Stranieri in Italia