Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Con gli occhi dei bambini
Stereotipi e pregiudizi nel pensiero infantile
Adriana Di Rienzo , Federico Zannoni

Casa editrice: Carocci

Collana: Scuolafacendo Tascabili

Anno pubblicazione: 2006

Prezzo: 10,00

Genere: scienze sociali


Pag: 127
Descrizione:
Come i bambini osservano i loro coetanei di differente provenienza, come immaginano i loro paesi d'origine, ma anche come i piccoli stranieri vedono l'Italia. Una ricerca svolta sul campo che evidenzia quanti stereotipi esistano, fantasie o retaggi del passato.

_______

l'ho letto in un attimo . Molto istruttivo , per chi ancora crede che i bambini non assorbano i pregiudizi della società, leggete cosa pensano alunni di quarta e quinta elementare in particolare sugli africani, i cinesi e i rom......
e le percezioni che i piccoli di origine cinese appena arrivati in italia hanno di questi gruppi , di sè stessi e degli italiani.

E' abbastanza agghiacciante, perchè fa vedere quanto pur al giorno d'oggi e in classi miste, cioè in classi con presenza di bambini (g2) di origine afro o cinese il pregiudizio da parte dei piccoli italiani sia imperante.....
tipo : che lingua si parla in africa? viene chiesto a dei bambini
la risposta, tremenda, in quello che rivela delle percezioni dei bambini, è
"africano, un pò come la lingua delle scimmie"

il che vuol dire che ben poco viene fatto dalla scuola stessa, dai genitori o dai media per dare immagini alternative....

_________________
http://afroitaliani.splinder.com

Putroppo, quello che passa dell'Africa, in occidente, è un continente pieno di guerre e di fame. Un continente dove la popolazione ha solamente bisogno di aiuto, dove non ci può essere niente di bello perchè tutto è miseria.

Questa visione è molto triste, oltre che abbastanza errata. Certo, ci sono moltissime guerre, ma l'Africa è anche qualcos'altro...E sarebbe bene che, gli africani stessi che vengono e che sono qui in Italia, facessero sentire e vedere anche la bellezza del loro paese. Ne guadagnerebbero in dignità, prima di tutto, e anche in rispetto.