ahimsa ha scritto:
non ci sono africani che lavorano nel sociale?
ed io che pensavo che gli "artisti" e gli "intellettuali" d'oggi sono quasi tutti di origini africane o africani!!!!
Quando parlo del sociale in Africa nn intendo la benificenza o le politiche sociali o l'arte, ma campagne d'informazione sulle malattie,conferenza sulla sicurezza marittima,crescita e sviluppa dell'agricoltura. La realtà del sociale africano credo di conoscerle bene, in quanto mia madre stessa ha fatto parte x anni della Fao, in Somalia, nel gruppo d'informazione femminile sull'alimentazione dei neonati.
E' piene di contraddizioni e di giochi sporchi, da entrambi le parti.
El persiano,ti spiego.
Io sono nata sotto la maddonina, 17 anni fa. I miei sono somali,molti dei miei parenti vivono in Europa o in America,Asia o Medioriente, e qndo parlo con loro, incontro realtà differenti,conoscenze differenti.
Probabilmente qst discorso vale solo per i somali, e x quei paesi ancora in guerra.
Non tolgo niente a illustri personaggi come spike lee,malcom x, martin luther king ecc.
anzi ben vengano forme d'integrazione complete che diventano un tutt'uno con la maggioranza!
Ma per chi vive ancora le cicatrici del colonialismo ed imperialismo, tutto va a farsi benedire! In somalia chi prima della guerra, aveva studiato in Italia o in Francia, veniva considerato un dotto, un colto, una preziosa fonte di conoscenza...
ma quando vedi che lo straniero arriva nel tuo paese ti promette di sedare la guerra civile e in realtà vende armi,uccide e stupra...allora ti viene da pensare che è meglio nn fidarsi da che è diverso da te e di nn far entrare nel tuo paese niente e nessun straniero...
Questo è solo uno dei pensieri condivisi da tutti i somali e dagli africani di stati in guerra, quindi non mi riferisco a paesi cm l'Egitto,il Senegal o la Liberia che stanno già avviando un percorso di crescita e sviluppo e con cui si può fare un discorso di globalizzazione e di cultura.
Ma x la Somalia, no.
Se non siamo capaci di essere un popolo unito, di smetterla di essere la mercé di stranieri che hanno a cuore i loro interessi, se non riusciamo a sederci ad un tavolo senza una pistola, o andare in giro coi blindati e scortati...allora ache cosa seve l'illuminazione filosofica che gli "altri" ci posso dare?
Utilizzo il noi, perchè pur essendo nata qui, spesso non mi sento italiana, o metà italiana.
x qst motivo, dico che x risolvere i nostri problemi dobbiamo riunirci solo noi, gli africani.
se riusciremo ad arrivare ad un dialogo fruttuoso, si apriranno le porte della vera africa a tutto il mondo.