Passpartù 13: Il mondo che verrà. Generazioni meticceA cura di Marzia Coronati • 31 Dicembre 2009
Annus horribilis in decade malefica. Questo è il titolo dell’editoriale con cui Melting Pot (
http://www.meltingpot.org/articolo15075.html), uno dei più visitati portali internet per i migranti in Italia, conclude il 2009. “Un anno orribile in un decennio altrettanto malefico in cui è stata disegnata la forma di governo dei fenomeni migratori nel nostro paese”. Il 2009 è stato l’anno dell’approvazione del pacchetto sicurezza, del reato di ingresso e soggiorno irregolare, e di una serie di norme disumane nei confronti degli irregolari e altrettanto barbare nei confronti di chi un permesso ce l’ha, ma oggi più di prima è messo nella condizione di perderlo in ogni istante. E’stato l’anno del “White Christmas” (il bianco natale senza migranti del comune di Coccaglio), dei parcheggi gratuiti per i soli italiani, le ordinanze e le delibere discriminatorie messe in campo da comuni e provincie, gli autobus gabbia anti-clandestini, i cori razzisti negli stadi, i pestaggi nelle notti dei quartieri o quelli alla luce del sole dei ritrovi leghisti.
La redazione di Passpartù si augura che, chiuse le porte del 2009, si inizi finalmente a fare i conti con la realtà. Una realtà fatta dalla presenza di quasi cinque milioni di migranti sul territorio italiano e soprattutto di circa ottocentomila figli di migranti, le cosiddette seconde generazioni, la generazione meticcia e pluridentitaria che nasce, vive e cresce nel nostro paese. Ed è proprio di loro che vogliamo parlare in questa puntata di Passpartù, e lo faremo attraverso la presentazione di un film, In Between, che racconta la storia di nove ragazzi provenienti da nove città diversed’Europa. In chiusura, come sempre, Ritmi, l’angolo musicale a cura di Elise Melot.
Eugenia Teodorani è la regista del film In between, un documentario che racconta la vita delle cosiddette seconde generazioni in Europa. Il film documenta nove storie, ambientate in nove città diverse: Roma, Lisbona, Berlino, Genova, Metz, Porto, Barcellona, Madrid, Utrecht. I luoghi sono visti attraverso gli occhi dei nove protagonisti. Nei diversi episodi si raccontano situazioni, problematiche e vite diverse. In tutti i protagonisti c’è una riflessione sulla propria multipla identità, la sensazione di trovarsi “nel mezzo”, “in between” appunto, ma i ritratti dipinti, spiega Eugenia, sono ritratti di singole persone.
Luca Queirolo Palmas è il coordinatore della ricerca Trasegy, il progetto biennale che includeva anche la realizzazione del film. “La storia europea migratoria è estremamente stratificata, perciò ogni paese ha una sua storia e i migranti si trovano di fronte a scenari differenti in base al paese in cui vivono. Ma c’è anche qualcosa che ha unificato negli ultimi anni la generazione meticcia che si sta formando, questo qualcosa è un qualche evento che ha cambiato radicalmente lo sguardo collettivo su queste presenze. Può essere la rivolta delle periferie in Francia, la campagnia di islamofobia irlandese, la costruzione del giovane migrante come nemico pubblico in Italia, che ricorda a tutti questi giovani che in fondo loro sono un pò diversi e li obbliga a reinventarsi di fronte allo sguardo etnicizzante e a creare una risposta in termini culturali che passa attraverso mille forme, dalle parrocchie ai centri sociali”.
E’ stata presentata alla Camera il 22 dicembre la proposta di legge sulla cittadinanza. Il testo, che porta la firma dell’onorevole Bertolini, non farebbe altro che inaspririre quello in vigore oggi.
“Non solo il testo non prevede lo ius soli, come noi chiediamo da tempo, ma introdurrebbe anche il vincolo del buon profitto scolastico come requisito necessario per ottenere la cittadinanza” spiega la Rete delle seconde generazioni G2.
Circa un mese fa, la rete aveva presentato alla Camera la “Campagna Cittadinanza” . Nella proposta redatta dai rappresentanti delle seconde generazioni si chiede che chi nasce in Italia o vi giunge da piccolo ottenga la cittadinanza, il cosidetto ius soli.
Meltre la legge attualmente in vigore (la 91 del 1992) prevede che ” I nati in Italia da genitore non italiano regolarmente residente possono diventare italiani se, oltre a essere stati registrati all’anagrafe, hanno anche risieduto in Italia legalmente e fino alla maggiore età. In questo caso devono presentare al Comune di residenza una dichiarazione di voler acquistare la cittadinanza italiana e devono farlo prima di aver compiuto 19 anni. Se non si rispettano questi termini, si dovrà fare la domanda per residenza ed aver risieduto per almeno 3 anni”.
Ospiti della puntata: Eugenia Teodorani, Luca Queirolo Palmas, Mohammad Tailmoun
In redazione: Elise Melot, Khaldoun
Passpartù è un programma a cura di Marzia Coronati